Orienta Life – Un Viaggio di Crescita e Consapevolezza
OrientaLife è un progetto educativo che nasce con l'obiettivo di supportare i giovani nel loro percorso di crescita personale e professionale (www.orientalifeusrcampania.it). Si tratta di un'iniziativa che si inserisce in un contesto di formazione e orientamento, pensata per accompagnare i ragazzi nella fase delicata della maturazione.
Il concetto alla base di OrientaLife si fonda sull'idea che ogni giovane debba avere l'opportunità di esplorare e sviluppare il proprio potenziale in un ambiente protetto e stimolante. La crescita non è un percorso lineare: ogni individuo ha un proprio ritmo, ma è fondamentale che il ragazzo e la ragazza possano confrontarsi con diverse esperienze e situazioni che aiutano a capire meglio ciò che si desidera e come raggiungere i propri obiettivi.

Presso la nostra scuola, la classe 2 C ha partecipato al progetto "PNL SCHOOL", modulo che prevede attività laboratoriali per migliorare il modo di comunicare ed elevare la qualità delle relazioni e i livelli di autoefficacia ed autostima, con l'obiettivo di fare acquisire competenze nel campo della comunicazione, declinata in tutte le sue modalità: verbale, paraverbale e non verbale.
In uno degli incontri, precisamente nel secondo, ci siamo ritrovati a parlare di temi come il talento e le emozioni. L'incontro si è aperto con una riflessione sul concetto di talento: cos'è davvero il talento? È qualcosa di nato naturalmente o è frutto di impegno costante?
Siamo partiti da un esercizio di scrittura e la relatrice ci ha invitati a riflettere sulle nostre passioni e descrivere un momento in cui ci siamo sentiti davvero “in flow”, ovvero quel momento in cui si perde la percezione del tempo totalmente immersi in ciò che ci appassiona.
Inoltre abbiamo approfondito il concetto legato all’empatia e ai rapporti. Il “rapporto” è la creazione di un legame di fiducia, empatia e comprensione reciproca tra due persone o più persone. Nel rapporto le persone si sentono a proprio agio nel comunicare, possono esprimersi liberamente, risolvere conflitti e raggiungere accordi.
Questo processo richiede attenzione ai segnali non verbali: l’ascolto del linguaggio del corpo, il tono della voce e l’ascolto attivo. Stabilire un buon rapporto non significa essere gentili, ma implica un’autentica connessione tra le persone, che si sviluppa quando ci si impegna a capire veramente l’altro, ascoltando non solo le parole, ma anche le emozioni e i bisogni sottostanti.
L’incontro si è concluso con l’invito a coltivare l’empatia ogni giorno, non solo per aiutare gli altri, ma anche per migliorare la propria crescita personale e le proprie relazioni. L’atmosfera è stata accogliente e l’incontro profondamente umano.
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